4. Gli attori sbranati (da altri attori e dagli animali)
Dall’antica Grecia, i romani avevano importato l’amore per il teatro, che però non sarebbe stato avvincente se non ci fosse stato un po’ di sangue.
Così gli attori che interpretavano i personaggi erano schiavi o criminali e dovevano recitare bene per aver salva la vita, o almeno così pensavano. Non era così, ovviamente.
Se il personaggio, nell’opera, doveva morire, l’attore veniva ucciso sul palco. E gli attori che rimanevano vivi, alla fine, venivano sbranati da un orso che entrava nell’arena alla fine della rappresentazione.
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