Nel nostro paese abbiamo assistito recentemente a disastri naturali davvero terribili, come il terremoto del centro italia. Per soccorrere le persone che sono rimaste coinvolte, in prima linea c’erano i vigili del fuoco, affiancati sempre però da alleati infallibili: i cani da soccorso.
I cani sono praticamente dei “vigili del fuoco a quattro zampe”, in grado di trovare cose che l’uomo non potrebbe percepire e di raggiungere punti che per l’uomo sono impossibili: delle vere e proprie pietre miliari per i soccorritori, per un addestramento che può durare anche anni: ecco cinque curiosità che li riguardano.
1. Non tutti i cani da soccorso sono adatti alle stesse operazioni
La razza del cane, quindi la struttura stessa del suo corpo, è determinante sul tipo di lavoro che il cane può svolgere. Se la maggior parte dei cani viene utilizzato nel soccorso terrestre, tra le macerie, per cui c’è bisogno di cani piccoli, il san bernardo resiste bene al freddo e viene usato sulla neve.
Un cane come il terranova, invece, è utile in acqua, per il salvataggio a mare, perché nuota bene e resiste al freddo della temperatura dell’acqua.
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