5 strane storie sugli esploratori di cui ci siamo dimenticati

In passato, il lavoro dell’esploratore era uno dei più rischiosi, ma anche dei più affascinanti. Uno di quei lavori che oggi, con i satelliti, non esiste più, ma che in passato era importante per cercare di scoprire il mondo e soprattutto le sue risorse.

E se oggi le esplorazioni, dosatissime, si limitano solamente al giù (i fondali oceanici) o al su (lo spazio), in passato c’era tanto da esplorare, da scoprire.

1. Le due età d’oro delle esplorazioni

Nel corso della storia non si è esplorato sempre nello stesso modo. Le due “ondate” esplorative più importanti arrivarono infatti nel rinascimento (e culminarono con la scoperta dell’America), che portò a sua volta alla scoperta di tantissimi nuovi territori.

Ce ne fu poi una seconda, alla fine dell’800, quando la rivoluzione industriale portò alla necessità di trovare risorse che prima erano poco considerate, come i metalli e il petrolio, che portò ad esplorare anche aree povere di risorse naturali, come il Sahara o l’Australia centrale.

2. Amerigo Vespucci e il Venezuela

Amerigo Vespucci è uno degli esploratori più famosi della storia, ma pochi sanno che è stato lui a dare il nome ad uno dei paesi sudamericani, il Venezuela.

Scelse questo nome quando notò che gli abitanti avevano costruito le loro case su palafitte, in mezzo all’acqua, proprio come la città di Venezia: da lì il nome di Venezuela, o “Piccola Venezia”.

3. L’esploratore che scoprì la Nuova Zelanda… non notò l’Australia!

L’esploratore che per primo scoprì la Nuova Zelanda e la Tasmania commise un errore abbastanza importante, come quello di non notare l’Australia.

Fu solo durante il secondo viaggio nelle terre da lui scoperte che si accorse di aver trascurato praticamente un intero continente, nonostante sia molto più grande di quelli che aveva scoperto.

4. Gli indigeni videro James Cook come un Dio

Quando James Cook arrivò nelle isole Hawaii, gli indigeni lo scambiarono per un Dio venuto dal cielo, e lo venerarono con tutti gli onori.

Salvo, poi, durante la permanenza, l’arrivo di una tempesta che distrusse le navi e anche le abitazioni degli indigeni. Da lì lo videro come una divinità malvagia, cosa che portò ad ucciderlo e a… mangiarlo, per evitare la sventura ulteriore! Le sue ossa, poi, sono state utilizzate per la costruzione di materiali religiosi.

5. La ricerca di El Dorado

La ricerca probabilmente più affascinante della storia è quella riguardante la città mitologica di El Dorado, in Sudamerica.

Non è stata mai trovata nella foresta amazzonica, ma molti sono morti cercandola. E molti, in seguito, sono morti cercando quelli che si erano persi cercandola. Prima di scoprire che erano i nativi a rapire questi esploratori, che vedevano come invasori.

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