Tutti conoscono le mummie, i corpi umani che in alcune civiltà (come quella egiziana) sono stati privati completamente dei liquidi al fine di poter essere conservati. Corpi scheletrici ma con ancora la carne attaccata, che spesso hanno suscitato curiosità ma anche paura, e sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo.
Ma sono in pochi a conoscerle davvero a fondo, al di là delle opinioni comuni, ed è per questo che, in questa lista, ci siamo divertiti a cercare un po’ di informazioni su questo metodo di conservazione dei corpi dopo la morte. E ne abbiamo scoperte di davvero interessanti!
1. Non tutte le mummie sono di esseri umani
Anche se spesso pensiamo che il corpo mummificato dovesse essere umano, in realtà non erano solo gli uomini a subire questo trattamento. Infatti, nelle tombe egizie sono state ritrovate anche una serie di mummie di animali, come gatti e sciacalli mummificati a scopo rituale.
Questo perché, in Egitto, erano animali considerati sacri ed era necessario che accompagnassero sia il faraone, che i membri delle classi sociali più alte, nell’aldilà.
2. La mummificazione richiede tempi lunghissimi
In realtà, mummificare un corpo defunto è uno dei processi più difficili da portare a termine. Gli antichi egizi hanno iniziato a mummificare i corpi dal 3.400 a.C, ma solamente nell’800 a.C sono riusciti a padroneggiare la tecnica.
Tecnica che, peraltro, è davvero difficile e soprattutto lunga: per mummificare correttamente un corpo, un esperto impiegava fino a 70 giorni di lavoro.
3. Le mummie egizie non sono le mummie “originali”
Anche se, parlando delle mummie, tutti pensiamo che siano un’esclusiva della civiltà egiziana, in realtà non è così. Infatti, le prime mummie sulla terra appartenevano ad una tribù sudamericana detta Chinchorro, che mummificava i corpi addirittura dal 7.000 a.C, un tempo doppio rispetto a quello egiziano.
Chiaramente, vista la distanza geografica appare impossibile che gli Egizi abbiano imparato la tecnica da questa tribù.
4. Gli oggetti preziosi delle mummie
La mummificazione era in realtà una tecnica che permetteva al defunto di arrivare intatto, con il suo corpo, nell’aldilà. E gli egizi credevano che qualunque cosa fosse sepolta con il defunto passasse anch’essa nell’oltretomba.
E’ per questo motivo che molte mummie vengono ritrovate con indosso metalli e oggetti preziosi, come le pietre. E anche il motivo per cui molte mummie non vengono ritrovate, perché le loro tombe sono state saccheggiate dai vandali nel corso della storia.
5. Le maschere d’oro dei faraoni
Ma l’aspetto più particolare delle mummie è che quelle dei faraoni venivano ricoperte con le celebri maschere d’oro, che servivano a mantenere il potere che avevano in vita anche nell’oltretomba, e per questo su di esse si trovavano degli incantesimi.
La maschera del faraone Tutankhamon, ad esempio, era stata scolpita in un unico blocco d’oro massiccio. Il valore odierno, considerando la valuta dell’oro, per avere una maschera del genere sarebbe di circa 13 milioni di euro.