Mentre oggi si continua a discutere di unioni civili come da qualche mese a questa parte, in Grecia da un certo punto di vista erano molto più avanti di noi. Lì, infatti, l’omosessualità non solo veniva praticata, ma era anche comunemente accettata, anche se non si costituivano le famiglie.
Quando uno studente greco (maschio, perché studiavano solo i maschi) andava ad imparare da un maestro, era buona usanza poi concedersi a lui in senso fisico, in cambio della saggezza che insegnava; l’omosessualità, al pari dell’eterosessualità, era considerata “ricerca del bello” ed aveva poco a che vedere con i rapporti che gli uomini avevano con le mogli, con l’unico fine di generare i figli.