Gli scacchi sono uno tra i giochi conosciuti più antichi del mondo. Si tratta di un passatempo per molti, che conoscono le regole e giocano contro i propri pari, anche se ci sono degli eccellenti scacchisti che partecipano ogni anno ai campionati del mondo, a volte in grado di battere con la loro astuzia anche i più moderni computer.
Ma gli scacchi, essendo diffusi da tantissimo tempo, hanno lasciato tracce non da poco nel corso della storia; se non sapete giocare, potete leggere questa lista; non vincerete le partite, ma stupirete tutti con la vostra cultura scacchistica.
1. Un tempo il Re era chiamato Imperatore, ma un imperatore uccise chi aveva avuto questa idea…
L’imperatore cinese Wen-Ti si è fatto responsabile dell’esecuzione di due giocatori di scacchi che tentarono di insegnargli a giocare. Ciò che lo offese, però, non fu il fatto che, come è plausibile, questi sapevano giocare meglio di lui.
Li fece uccidere perché chiamavano uno dei pezzi, il più importante, imperatore: secondo lui, però, questo nome era troppo importante per essere associato ad un semplice gioco!
2. La potenza della Regina, in onore a…
Ma anche la regina ha la sua storia, legata a quella reale, nel gioco degli scacchi.
Chi gioca sa bene che questo è in assoluto il pezzo più forte dell’intera scacchiera per la sua libertà di movimento, ma in passato non era così: la regina poteva muovere solo di due caselle in diagonale, movimenti non troppo diversi da quelli del re. Fu in onore della Regina Isabella di Spagna che a questo pezzo vennero conferiti i suoi “poteri”, divenendo la pedina più forte del gioco.
3. Il primo computer che giocava a scacchi
Il primo programma di scacchi per computer venne ideato, nel 1951, da Alan Turing, matematico famoso per la decrittazione dei codici tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale.
Tuttavia, ai tempi non esisteva nessun computer così potente da far girare il programma da lui inventato, così Turing giocava contro sé stesso facendo i calcoli a penna, quindi facendo la sua mossa contro il “computer”.
4. La partita teorica più lunga di scacchi
Alcuni programmatori si sono divertiti ad usare il computer per calcolare la lunghezza della partita che, teoricamente, può essere la più lunga del gioco: nelle condizioni più sfavorevoli, sono 5949 mosse.
Un numero davvero impressionante, che se due giocatori dovessero raggiungere darebbe vita ad una partita che dura circa 4 giorni, senza interruzione. E considerando solo 60 secondi per mossa…
5. Gli scacchi sono tra i modi migliori per incrementare la memoria
Gli scacchi sono uno dei giochi più consigliati dagli psicologi per stimolare la mente e il ragionamento.
Secondo alcuni studi, infatti, non solo riescono a tenere fresca la memoria del giocatore, ma hanno anche l’utilità di limitare malattie come il morbo di Alzheimer, che insorgerà più lentamente: insomma, gli anziani per tenere la memoria in allenamento dovrebbero imparare a giocare a scacchi. Che, poi, è anche divertente.